A Gaza la tregua per le vaccinazioni non basta di fronte al disastro sanitario


 

[Questi sono i momenti ripresi dalla Guardia Costiera che ha salvato 7 persone naufragate a largo di Lampedusa: con loro c’erano altre 21 persone tra cui bambini e risultano disperse in mare. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 6 settembre 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo della situazione umanitaria a Gaza. La recrudescenza della polio è la conseguenza della distruzione del sistema sanitario da parte delle forze israeliane. Le spaventose condizioni igieniche in cui vive la popolazione e la mancanza di accesso alle vaccinazioni portano alla diffusione della malattia. Lo dice Medici senza frontiere che sta seguendo la campagna vaccinale rivolta a circa 640.000 bambini sotto i 10 anni ma è solo una goccia nell’oceano degli immensi bisogni medici e umanitari. L’unica possibile soluzione è il cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza.

Le pause militari durante la vaccinazione non devono distogliere l’attenzione dalla violenza incessante e dalle difficoltà di consegnare gli aiuti umanitari. Il sistema sanitario è stato quasi completamente distrutto dalle forze israeliane: su 36 ospedali, solo 16 sono operativi. Ascoltiamo Enrico Vallaperta della Ong a Gaza.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale