Avanza la pandemia e aumenta il numero dei detenuti nelle carceri


 

La seconda ondata, gli allarmi di medici e sanitari. Chiudete tutto, gridano a gran voce. Poi c’è chi è già rinchiuso come i detenuti.

A Marzo nel primo lockdown ci furono disordini e tentate evasioni che portarono a 14 morti tra la popolazione carceraria. Da quel momento ci fu un alleggerimento della presenza che passò dai 61mila di febbraio ai 53mila di maggio.

L’effetto emergenza da Covid-19 sul sovraffollamento penitenziario, però, può dirsi definitivamente archiviato. Il numero dei detenuti presenti negli istituti di pena italiani è tornato a crescere. Da giugno 2020 la popolazione carceraria è tornata a crescere e lo ha fatto senza sosta fino al 31 ottobre, quando, secondo il Dap, sono risultati presenti 54.868 detenuti.

Tra i reati che producono carcere, stabili ma in crescita rispetto al 2015, quelli che riguardano la violazione delle leggi sugli stupefacenti. Nelle scorse settimane davanti al carcere di Poggioreale si è svolta una fiaccolata dei familiari dei detenuti per denunciare le condizioni a rischio nelle celle e il sovraffollamento.

La pandemia arriva ovunque ed è dovere di chi vive fuori garantire il diritto alla salute per chi è dentro qualsiasi istituzione detentiva.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale