Chi si ricorda dei soliti dimenticati anche col Covid


 

Accade a Milano. Una cucina mobile che sforna pasti caldi ai senza dimora. Da questa settimana la Fondazione Progetto Arca comincerà i suoi giri per portare cibo buono e nutriente a chi vive in strada.

L’idea nasce dall’esperienza maturata sul campo, da operatori e volontari di Progetto Arca, durante questo anno di emergenza sanitaria, sociale e alimentare che ha imposto una chiusura forzata di numerosi servizi a sostegno delle persone fragili.

Intanto a Roma diverse associazioni si sono messe in rete per coprire l’area sociosanitaria lasciata scoperta dal mancato intervento istituzionale. E dall’assenza di posti con le accoglienze bloccate. Le cliniche mobili di Medu, Intersos e Sanità di frontiera monitorano le principali stazioni e i siti informali a giorni alterni. Insieme ci si attiva nei casi più difficili, provando a tamponare nell’emergenza la situazione dei più vulnerabili, ultimi anche nelle priorità dettate dalla situazione sanitaria in corso.

In tutto sono circa 50 mila i senza dimora in Italia, ottomila solo nella città di Roma, a cui si aggiungono circa 12 mila persone nei palazzi occupati e cinquemila nei campi rom. In questi mesi a causa del Covid 19 le accoglienze nelle strutture sono state bloccate. Non solo, da poco è terminato il Piano caldo e si attendono nuovi posti per il Piano freddo.

Sono storie, sempre le stesse, di chi non ha un tetto né un reddito né assistenza anche in tempi di pandemia.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale