Clima e covid, chi ascolta la piazza di Friday for future


 

Il grido dell’emergenza climatica nel pieno dell’emergenza sanitaria. Le due cose si legano, sono due tasselli dello stesso ingranaggio di un sistema che si è inceppato e che fatica a trovare vie d’uscita. Lo hanno capito i giovani e gli studenti di Friday for future che oggi tornano in piazza.

Incendi, uragani, alluvioni e raccolti distrutti sono la cronaca di questa estate e questo inizio di autunno, anche nel nostro Paese se guardiamo solo alla strage del Nord-Ovest della scorsa settimana.

“La crisi sanitaria – scrivono gli attivisti – ci ha mostrato le contraddizioni dell’attuale sistema economico e sociale, e ci ha costretti ad affrontare la realtà ascoltando la scienza e trattando una situazione di emergenza come tale. Nonostante questo, nessun governo – nemmeno quello italiano – ha iniziato ad ascoltare sul serio gli allarmi che la comunità scientifica ripete da anni. L’avviso è chiaro: rischiamo di spingerci troppo in là”.

E si sa, chi davanti al burrone cammina voltandosi dall’altra parte rischia solo di fare un salto nel vuoto.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale