Avete appena ascoltato le parole di Tina Marinari, coordinatrice delle campagne di Amnesty International Italia, presente alla manifestazione indetta dalla rete Aoi lunedì 27 novembre. A Gaza pochi giorni di tregua non sono sufficienti. Per porre fine alla catastrofe umanitaria occorre un cessate il fuoco permanente.
5000 lapidi bianche a Piazza dell’Esquilino, Roma, per chiedere a gran voce di fermare la strage di bambine e bambini a Gaza. Nel cuore della capitale le associazioni hanno creato un’installazione che ha reso visibile il cimitero di vittime innocenti causato dai bombardamenti. Una manifestazione avvenuta a pochi giorni da una ricorrenza, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza celebrata lo scorso 20 novembre, che quest’anno ha avuto un sapore beffardo. A Gaza i diritti hanno lasciato spazio ai colpi d’artiglieria, alle ingiuste detenzioni, alla mancanza di acqua potabile, cibo, cure mediche. Come fermare tutto questo?
Il primo sfaticato della settimana è Niccolò Piras (25 anni), responsabile organizzativo dell’Unione degli Universitari, organizzazione che ha aderito all’iniziativa di Aoi a Roma.
Per arrivare alla pace a Gaza occorre passare da una soluzione politica stabile. Qual è, dunque, il miglior modo in cui può terminare questa guerra?
Adesso riavvolgiamo il nastro del tempo, torniamo al giorno precedente il 7 ottobre, quando lo sguardo dell’opinione pubblica in tema di guerra era rivolto solo su un fronte: l’Ucraina. In Ucraina si continua a combattere, ad assediare le città, ad avanzare e indietreggiare. E le conseguenze ricadono, anche in questo caso, sugli indifesi.
La seconda sfaticata della settimana è Isadora Mapelli (22 anni), volontaria di Aibi, associazione attualmente impegnata in Ucraina con il progetto “Bambini per la pace”. Di che si tratta?
Un’altra iniziativa solidale, non solo in scenari di guerra, è l’adozione a distanza. Su questo tema, come opera Aibi in Ucraina?
🎙 Sfaticati – La risposta dei giovani, a cura di Pierluigi Lantieri, è una rubrica settimanale online tutti i mercoledì alle 16.00