Dipendenze, il futuro delle comunità terapeutiche tra innovazione ed evoluzione


 

[Apertura: Queste sono le parole che spiegano come al Policlinico di Milano i supereroi vestiti da Spiderman hanno portato le uova di Pasqua ai bimbi del reparto pediatrico. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 29 marzo 2024, anno III della guerra, anno 5° dalla pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo].

Oggi parliamo di comunità terapeutiche per le persone con dipendenza da sostanze.  Il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) oggi è a Roma per un incontro dal titolo “Comunità e territorio. Innovazione ed evoluzione del sistema delle comunità residenziali per le dipendenze del CNCA”. Rappresentanti dei soggetti pubblici e del terzo settore si confronteranno su cosa sono oggi le comunità terapeutiche per le persone tossicodipendenti e quali sono le prospettive per il futuro.

Il CNCA presenta un proprio documento in cui verrà illustrata la visione delle comunità terapeutiche proposta dalla Federazione a tutti gli attori del sistema dei servizi: le comunità terapeutiche devono strutturarsi sempre più per assicurare non solo la cura dei sintomi sanitari, ma la maggiore inclusione sociale possibile, rafforzando la capacità delle persone accolte di avere un ruolo sociale attivo e soddisfacente. Una presa in carico di tutti i bisogni della persona che può essere perseguita solo se la comunità terapeutica opera in modo integrato con altri attori della comunità locale. Ascoltiamo la presidente nazionale del Cnca Caterina Pozzi.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale