I rider si fermano per i diritti: il “No Delivery Day”


 

Oggi in oltre 30 città italiane i rider si fermeranno chiedendo anche ai clienti di non fare ordinazioni con consegna a domicilio.

È il ‘No delivery day’ organizzato dalla rete RiderXiDiritti”. A sostenere lo sciopero di oggi ci sono i sindacati confederali e quelli di base con le reti autorganizzate dei ciclofattorini.

Sfrecciano ogni sera fino a tardi, sono sottopagati e a rischio sicurezza. A Napoli nello scorso weekend un rider è stato accoltellato e nelle silenziose city con il coprifuoco subiscono furti e rapine.

“In tutta Europa – spiega la Cgil – le aziende mettono in regola i ciclofattorini e garantiscono diritti, sicurezza e salario. I rider diventano dipendenti e riescono a uscire dal cottimo e dallo sfruttamento. In Italia, invece, Assodelivery continua a sfuggire al confronto e preferisce soccombere in tribunale e rischiare di pagare milioni di multe piuttosto che trattare davvero con le organizzazioni sindacali. L’unica strada è quella che dà spazio alla trattativa con i rappresentanti dei lavoratori, come sta facendo Just Eat, per dare vita a un contratto vero che tuteli i rider ed elimini ingiustizie e sfruttamento”.

Sarà un giornata di scioperi e manifestazioni anche per la scuola in presenza, per il lavoratori della cultura e della logistica. Il Paese del lavoro preme e non vuole più rimanere chiuso senza diritti.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale