Intimidazioni mafiose agli amministratori pubblici: un pericolo per la democrazia


 

la voce del microbiologo Andrea Crisanti che a In onda su La7 con queste parole ha scatenato reazioni sui sociali, soprattutto no vax, in una fase di grandi timori per la nuova ondata Covid. Questa è Ad Alta Velocità, oggi 8 luglio 2022, giorno 135 della guerra, anno 3° della pandemia. Ben trovati da Giuseppe Manzo

Oggi parliamo ancora di mafie. E nello specifico delle intimidazioni contro gli amministratori pubblici del nostro Paese. Ieri è stato presentato l’XI report annuale di Avviso Pubblico: sono 438 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza (-6% rispetto al 2020) rivolti nel corso dell’anno 2021 contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali, dipendenti della Pubblica amministrazione in tutto il Paese.  Si registra un lieve calo anche del numero dei Comuni interessati. Stabile invece il numero di Province coinvolte.

La Campania si conferma – ininterrottamente dal 2017 – la regione in cui sono state registrate il maggior numero di intimidazioni a livello nazionale, con 72 casi, pur facendo segnare un calo del 15% rispetto al 2020. Seguono Sicilia e Calabria (rispettivamente con 51 e 45 casi). Quarto posto per la prima regione al di fuori del Mezzogiorno: la Lombardia (43).

Due sono le modalità: nel 2021 i social network sono stati il mezzo più utilizzato per intimidire, minacciare e diffamare, seguiti da lettere/volantini/messaggi e da incendi e aggressioni. Gli incendi, invece, sono la prima tipologia di minaccia al Sud e nelle Isole. Ascoltiamo il presidente nazionale di Avviso Pubblico Roberto Montà e il ministro Lamorgese.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale