La zona rossa e la faccia gialla: un Dpcm per non decidere


 

Rosso, giallo e arancione. In questo cielo nero di pandemia l’Italia si affida ai colori, le regioni divise e impacchettate in diverse aree di intervento.

Il governo decide di non decidere con un Dpcm che si arrende a chi chiede soldi per un lockdown ma i soldi non ci sono. A far capire che di lockdown nazionale non se ne parlava proprio era stata la ministra Lamorgese che sabato scorso lo aveva definito “estrema ratio” commentando i problemi di ordine pubblico di queste settimane.

C’è, su tutti, il caso clamoroso della Campania con il governatore De Luca che aveva tuonato lo scorso 23 ottobre: “sarà lockdwon”. Da quella stessa sera un’ondata di proteste e scontri di piazza, poi propagati in tutto il Paese. Ieri il colpo di scena: la regione dello sceriffo diventa gialla, bar e ristoranti aperti, nessun divieto di spostamento mentre il territorio supera i 4mila contagi.

Un passo avanti e due indietro, annunci senza riscontro e politica della comunicazione, confusione e rabbia crescente. La classe dirigente di questo Paese mostra tutta la sua debolezza in una crisi economica senza precedenti. La zona è rossa di vergogna e la faccia è gialla di paura.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale (foto di Renato Ferrantini)