Lo studio, morti per cancro e inquinamento: uno stile di vita sano non basta


 

Le voci delle piazze del Fridays for future che sono tornati a manifestare in tutto il mondo al grido “prima le persone, stop al profitto”.

Oggi parliamo di ambiente e salute. E nello specifico di uno studio che certifica una relazione tra mortalità per cancro e l’inquinamento anche in presenza di un sano stile di vita. Lo studio è firmato da ricercatori dell’ Università di Bologna, del  Cnr, Istituto per la BioEconomia, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Tomsk State University, Russia e Infn, Sezione di Bari.

Nel paper pubblicato in open access sulla rivista Science of the Total Environment dimostra che si muore di tumore ‘soprattutto dove l’inquinamento ambientale è più elevato, anche se si tratta di zone in cui le abitudini di vita sono in genere più sane’ mentre negli ultimi decenni di ricerca sul cancro, lo stile di vita e fattori casuali o genetici sono stati indicati come cause principali nello sviluppo dei tumori.

Di fronte a questa correlazione scientifica non potevamo non sentire il professore Antonio Giordano, presidente dello Sbarro Institute di Filadelfia – professore Università di Siena, coordina il gruppo programma ambiente e salute Pnrr per il Ministero della Salute, che negli ultimi 15 anni e ancor prima con suo padre Giovan Giacomo sono stati pionieri del legame tra ambiente e salute con il Collegium Ramazzini. In particolare Antonio Giordano ha portato avanti ricerca nella Terra dei fuochi con pubblicazioni e libri fino all’ultimo studio Veritas. Ascoltiamolo.

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