Mafia e Covid: la tempesta perfetta (e prevista)


 

È brutto dirlo ma lo avevamo detto. Era appena il 23 marzo quando su questa web radio lanciammo l’allarme delle mafie nell’economica con l’emergenza Covid. E così è stato.

Impennata del numero di interdittive antimafia che nei primi nove mesi dell’anno viaggia alla media di sei al giorno, 23 prime attività pre investigative collegati alla criminalità organizzata con il coinvolgimento di 26 Direzioni Distrettuali competenti e 128 soggetti attenzionati, l’incremento dei fenomeni di usura, in crescita del 6,5 per cento, rischio liquidità per circa 100mila imprese società di capitali e allarme per i cybercrimes in aumento rispetto allo scorso anno.  È quanto risulta dal rapporto “La tempesta perfetta”. Le mani della criminalità organizzata sulla pandemia curato da Libera e da Lavialibera nel quale convergono dati e analisi desunti dal grande lavoro compiuto in questo drammatico e ormai lungo frangente dalle forze dell’ordine nel loro prezioso complesso.

“Mafie e Covid: fatti l’uno per l’altro. È quanto risulta da questo rapporto, una fotografia inquietante del grado dell’infezione mafiosa ai tempi del Covid. Fotografia che si è potuta sviluppare grazie alla “camera” non oscura ma chiara, trasparente, luminosa della condivisione e della corresponsabilità. Vale a dire il “noi”. Come Libera ripete nel suo piccolo da venticinque anni: solo insieme ci possiamo salvare”, ha dichiarato il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale