Nel Paese dei 1000 morti al giorno


 

Ieri 993 morti in un solo giorno. È il numero più alto da inizio pandemia. Eppure come è cambiata la percezione di chi è sceso dai balconi e di chi sforna i decreti.

Non tengono più banco le strutture sanitarie, i pronto soccorso e gli ospedali ma dove mangiare a Natale e Capodanno.

Il repentino cambio di marcia nella comunicazione e nella percezione richiama alla crisi economica gravissima che terrorizza più del virus qualsiasi ceto politico mentre arriverà una pioggia di soldi europei nel 2021. E fa paura ancora di più una moderata patrimoniale che permetterebbe di ricavare spiccioli da chi ha guadagni milioniari.

Spostamenti e coprifuoco in attesa di un vaccino su cui non arriverà alcun trattamento sanitario obbligatorio dice il premier Conte secondo un approccio liberale. E in nomi di questi principia c’è da chiedersi quando intervenire sulla situazione nelle carceri e nelle diverse istituzioni reclusive dove il contagio aggiunge abbandono all’isolamento. Il Covid ha mostrato il volto diseguale e spesso indifferente di questo Paese che conta 1000 morti al giorno.

 

Giuseppe Manzo giornale radio sociale