Sono dieci anni di violenze verbali, fisiche, crimini e discriminazioni a sfondo razziale.
Beatrice Ion, atleta paralimpica di origine rumena o Sahabiddin, originario del Bangladesh buttato in acqua, nei Navigli a Milano, senza nessun motivo sono gli ultimi due episodi eclatanti.
Guardando ai dati del Quinto Libro bianco sul razzismo in Italia, realizzato da Lunaria, tra il 1° gennaio 2008 e il 31 marzo 2020 Lunaria ha documentato 7.426 cronache di ordinario razzismo. Si tratta di 5.340 violenze verbali, 901 violenze fisiche contro la persona, 177 danneggiamenti alla proprietà, 1.008 casi di discriminazione.
Tra le violenze verbali prevalgono i 3.725 casi di propaganda discriminatori. Gli strumenti utilizzati sono diversi: dai canali della rete (siti, blog, social network) alle dichiarazioni verbali, dagli striscioni ai manifesti; sono documentati anche alcuni casi di informazione scorretta, violenta e esplicitamente discriminatoria. Poi c’è il ruolo dei media nella diffusione dei messaggi d’odio al razzismo istituzionale che, in linea di continuità parte col Governo Berlusconi e i pacchetti sicurezza di Maroni, e arriva fino ai decreti sicurezza di Salvini, passando per la linea Minniti sul decoro delle città, il codice di condotta e il Memorandum Italia-Libia.
Giuseppe Manzo giornale radio sociale