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Green pass day: i numeri (e i disagi) della minoranza no vax in Italia


 

Italia blindata nel giorno del Green pass obbligatorio per i lavoratori. Allerta per il blocco annunciato del porto di Trieste e per tutte le manifestazioni previste nei luoghi sensibili come strade, ferrovie e fabbriche.

Ma quali sono i settori più a rischio oggi? I disagi si prevedono soprattutto nei trasporti pubblici (50 assenze annunciate e un 15% in più di dipendenti in malattia a Milano, un migliaio di autisti non vaccinati a Roma, 300 a Napoli, 270 a Torino).

Per Fondazione Gimbe “con centinaia di migliaia di lavoratori sprovvisti della certificazione verde di fatto impossibilitati ad effettuare un tampone, il Governo deve prendere in considerazione una proposta”.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale

Inclusione sociale delle persone in stato di marginalità: intervista a Alessandro Radicchi di Binario 95


 

Dal 14 al 17 ottobre torna “Termini Sociali”la manifestazione che fa incontrare il ‘sociale’ di Roma con esperti, cittadini e istituzioni sulle tematiche dell’inclusione sociale delle persone in stato di marginalità.
Ne parliamo con Alessandro Radicchi, presidente di Binario 95

Le “terre dei fuochi”, emergenza dimenticata: i danni per la salute


 

Meno uno al venerdì nero o presunto tale contro il green pass obbligatorio con le minacce di sciopero e blocchi che si estendono dai porti di Trieste, Genova fino a Gioia Tauro. Nelle prossime si vedrà se c’è spazio per un nuovo compromesso e una svolta alla vigilia di piazze infuocate, sabato è anche prevista la manifestazione nazionale antifascista

Nelle cronache ha meno fortuna, però, un’altra emergenza. Quella della terra dei fuochi, anzi delle terre dei fuochi. Ieri ad Airola (Benevento) è divampato un enorme rogo di un impianto dove era stoccate plastiche e solventi. Sempre ieri sono arrivati i dati che parlano delle conseguenze sulla salue”Ci sono rischi riproduttivi molto importanti nel 60% di giovani sani, parliamo di 18enni, residenti nelle aree di Brescia, della Valle del Sacco del frusinate e nella Terra dei Fuochi”.

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Proteggere il dono della vista. Intervista ad Andrea Cusumano dell’Università Tor Vergata di Roma


 

In occasione della Giornata Mondiale della Vista che si celebra domani, giovedi 14 ottobre,
l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ribadisce l’importanza della prevenzione come strada maestra per scongiurare il fenomeno della perdita parziale e totale della vista. Un’emergenza in forte crescita nel nostro Paese che già vede a rischio oltre 3 milioni di persone e l’aumento delle patologie visive sia tra i giovani che nella popolazione più anziana.
Ne parliamo on Andrea Cusumano, professore di oftamologia presso l’Università Tor Vergata di Roma.

La mobilitazione in Sudafrica per chiedere vaccini e stop brevetti


 

Mentre nel nostro Paese è in atto lo scontro sul green pass nei luoghi di lavoro e le piazze no vax imperversano con il loro carico di violenze, in un’altra parte del mondo ci sono mobilitazioni per chiede vaccini e la sospensione dei brevetti.

A pochi giorni da nuove discussioni presso l’Organizzazione Mondiale del commercio (OMC), e della sua prossima conferenza ministeriale di fine novembre, Medici Senza Frontiere (MSF), insieme ad attivisti e organizzazioni della società civile, si sono mobilitati ieri mattina fuori dalle ambasciate di Stati Uniti, Belgio e Olanda a Tshwane, in Sudafrica, per chiedere di velocizzare le negoziazioni sulla sospensione dei brevetti e di altri diritti di proprietà intellettuale su farmaci, test diagnostici e vaccini utili per la risposta al Covid-19 in deroga agli accordi TRIPS .

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Tutto quello che c’è da sapere sul Green Pass


 

Il Green Pass è il provvedimento che sta alla base delle grandi tensioni, sepolte o meno, nel Paese. Da una parte la piazza no vax a guida neofascista che ha assalto la Cgil dall’altra quella più articolata del sindacalismo di base che con lo sciopero generale di ieri ha paralizzato parte del Paese, soprattutto trasporti e logistica.

Ma cosa prevede il certificato verde che sarà in vigore tra 3 giorni?

Le conseguenze della pandemia fascista e no vax


 

Il sabato nero della Terza Repubblica con l’assalto neofascista alla sede della Cgil e le violenze dell’orda no vax al Policlinico Umberto con un’infermiera ferita fino ai colpi di pala contro i cronisti continuamente minacciati da questo pezzo di Paese piccolo borghese che dell’ignoranza ha fatto un vanto per giustificare una rabbia sociale priva di qualsiasi costrutto politico.

Ieri ci sono stati i presidi davanti la sede nazionale della Cgil. Da un anno Forza Nuova prova a infiltrare le piazze infuocate della crisi pandemica dopo averci provato con i forconi e i gilet gialli, sottovalutata da una certa sinistra che teorizza un’estetica della piazza a prescindere dalla sua composizione.

“Ma la questione è più di fondo. Diciamoci la verità: una parte del dibattito pubblico, che chiama in causa classi dirigenti e intellettuali, si è illusa del ritorno alla “normalità”, come se tutto fosse finito, in un’orgia di retorica sulla “ripartenza” che oscura il dato di fondo di questa crisi”.

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“Road to the next” – Intervista a Francesco Biacca del Festival dell’Ospitalità


 

Cooperazione locale, bellezza, dialogo onesto, la convinzione che «L’ospitalità salverà il mondo» sono il fulcro di « Road to the next» titolo dell’edizione 20221 del Festival dell’Ospitalità che si terrà a Nicotera (VV) dall’8 al 10 ottobre.
Ne parliamo con Francesco Biacca, uno degli organizzatori della manifestazione

L’Italia riapre ma ci sono due problemi per il lavoro


 

L’Italia riapre, il governo ha deciso. Per le discoteche l’asticella dovrebbe essere fissata al 50% al chiuso, 75% all’aperto, per lo sport 60% al chiuso, 75% all’aperto. Quando si riapre poi bisogna riaccendere la macchina e farla funzionare, questo è possibile solo attraverso il lavoro. Però c’è un problema: arrivano pressoché ogni giorno conferme di come il mismatch, il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro.

Se per ripartire e far crescere l’economia bisogna anche far presto diventa centrale la questione della sicurezza sul lavoro. Perché se si deve correre poi succede come spiega la chiusura indagini sulla morte della giovane operaia Luana D’Orazio.

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Cosa rischia il pianeta con lo scioglimento del permafrost


 

In questi giorni dalla Liguria alla Sicilia assistiamo alle violenti piogge che flagellano intere città, paesi, frazioni. Il record europeo di sempre, sono i 740,6 mm di pioggia caduti in dodici ore su Rossiglione nell’entroterra genovese dalle 5.40 alle 17.40 dello scorso 4 ottobre. Il dato è stato diffuso su twitter da Maximiliano Herrera, un climatologo specializzato in condizioni meteorologiche estreme, e ripreso da Greta Thunberg direttamente.

Poi ci si sono i danni registrati dal tornado a Catania e dalla due giorni di bombe d’acqua a Napoli: allagamenti, smottamenti, crolli. La transizione ecologica significa cambiare completamente il sistema di sviluppo e di crescita economia ma non solo. Significa far fronte anche a emergenze planetarie come quella dello scioglimento del permafrost.

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