Se le mele marce in divisa iniziano ad essere troppe


 

Picchiati con schiaffi e manganelli, umiliati con un atteggiamento degradante ai confini della tortura. Anche un uomo su una sedia a rotelle colpito con una manganellata. È quello che si vede nel video delle violenze degli agenti penitenziari del carcere di Santa Maria Capua Vetere pubblicato da Domani giornale sul proprio sito. Sono violenze che risalgono al 6 aprile 2020 dopo la rivolta di quel primo lockdown nelle carceri italiane.

Ciò che lasca interdetti è l’ingente numero di guardie coinvolte che fa il paio con i provvedimenti di custodia cautelare del Gip con 52 persone colpite da misure cautelari.

Se ci sono forze politiche che continuano a difendono a prescindere gli agenti Luigi Manconi di A buon diritto scrive sulle pagine de La Stampa: “Non parlate di mele marce. Devo dedurre che una intera catena di comando – dal responsabile politico del dicastero all’autorità regionale delle carceri – ritiene torture e sevizie come gli opportuni strumenti di «doveroso ripristino di legalità». Se così fosse, andrebbero poste altre domande”.

Giuseppe Manzo giornale radio sociale