Tg nazionali e i temi della Diversity: l’immobilismo oltre il Covid


 

Le voci di dottoresse e volontarie Unicef in un ospedale pediatrico realizzato in un rifugio anti bombe in Ucraina.

Oggi parliamo di tv e diversità. Nel 2021 l’emergenza Covid-19 non monopolizza più l’agenda dei principali Tg nazionali, riducendo la sua incidenza sul totale notizie dal 46% del 2020 al 25%. Lo rivela il Diversity Media Report 2022, la ricerca annuale sulla rappresentazione delle diversità nei media italiani di informazione e intrattenimento, condotta da Diversity in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e con il Comitato Scientifico di Diversity proveniente dalle maggiori università italiane.

L’analisi è dedicata all’informazione televisiva italiana ed è condotta sulle 42.572 notizie andate in onda nelle edizioni prime time dei 7 principali Tg italiani dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, sulla copertura mediatica di 5 diversity: Disabilità, Età e generazioni, Etnie, Genere e identità di genere, Orientamento sessuale e affettivo.

Ne emerge un aumento del 6% dell’attenzione per questi temi e nell’anno scorso segna dunque “una parziale normalizzazione dell’agenda dei Tg nazionali”, dopo un anno segnato dal monopolio dell’emergenza sanitaria.

Più che la quantità delle notizie, commentano gli osservatori, “è la loro tipologia a mostrare un certo immobilismo dell’informazione nella tv italiana: – proseguono – i criteri di notiziabilità che dominano l’informazione sulle diversity continuano ad essere l’agenda politica e le bad news. La “Disabilità” riguarda circa una notizia su cinque riguarda atleti e atlete paralimpiche (21,5%), che hanno appunto ottenuto ampia visibilità in occasione delle Paralimpiadi.

Abbiamo chiesto un commento su questi al professore Andrea Volterrani, Sociologo dei processi culturali e della comunicazione all’Univrsità di Roma Tor Vergata e coordinatore del Master in comunicazione sociale.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale