Ucraina, il “fronte del freddo”: 10 milioni di persone senza riscaldamento a -20°


 

La voce di una donna ucraina di Bucha: racconta che verso Stojanka ha visto tanti cadaveri sulle strada e ha coperto gli occhi alle sue figlie perché non vedessero.

Oggi parliamo del conflitto in Ucraina: proprio nel giorno di Natale compirà 10 mesi esatti. In guerra anche il freddo può diventare un’arma. Dieci milioni di persone in Ucraina sono senza elettricità e riscaldamento, mentre le temperature stanno drasticamente scendendo fino a -20°.

È il “fronte del freddo”, nuova componente del conflitto in corso da 10 mesi. Tra blackout e carenza di gas, nella città di Bucha, CESVI sta allestendo, insieme alle autorità governative, i primi 11 heating point dove la popolazione civile durante il giorno può ripararsi dal gelo, ricevere coperte, cibo e bevande calde.

Gli heating point si trovano per lo più nei pressi di edifici pubblici, perché si possa usufruire della linea internet, dei servizi igienici e di riparo in caso di attacchi missilistici. Inoltre, sono attrezzati con sistemi di riscaldamento alternabile tra elettricità, legna e gas, a seconda della disponibilità delle fonti energetiche previste dal Governo.

Forniscono beni di prima necessità.Per sostenere l’intervento è attiva la campagna di crowdfunding #UNACOPERTAPERLUCRAINA, tramite cui chiunque può donare su gofundme.org. Ascoltiamo Filippo, operatore Cesvi a Bucha.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale