Ucraina, un anno di guerra: civili in fuga e uccisi nel “nuovo” mondo “bipolare”


 

Questo è il suono delle mitragliatrici in Ucraina: a un anno esatto dal conflitto le armi sono le uniche protagoniste di una guerra poco lontano da casa.

Oggi parliamo della guerra in Ucraina dopo 365 giorni di conflitto da quel 24 febbraio del 2022 quando all’alba le edizioni speciali e le breaking news mostravano i bombardamenti fino a Kiev. Dopo un anno sul terreno ci sono vittime, feriti, profughi e disperazione.

La guerra in Ucraina sta avendo un impatto drammatico sulla vita e sul futuro dei 7,8 milioni di bambini del paese: di questi 3,4 milioni hanno bisogno di assistenza umanitaria nel paese e 3,9 milioni hanno bisogno di aiuto nei paesi che li ospitano come rifugiati. Dal 24 febbraio al 2022 al 15 febbraio 2023 le vittime civili della guerra in Ucraina sono state circa 21.293.

Le armi esplosive sono responsabile del 90% delle vittime civili.  Sono i dati raccolti dall’Associazione nazionale vittime civili di guerra. Poi ci sono i 5 milioni di sfollati interni, gli 8 in altri paesi del mondo e 9.6 milioni di persone presenta sintomi da stress post traumatico e necessita di supporto medico qualificato.

Domani decine di piazze in Italia saranno teatro di manifestazioni e sit in per chiedere che si aprano negoziati di pace e cessino i combattimenti. Per capire invece sullo scacchiere geopolitico internazionale questo anno di conflitto ascoltiamo il giornalista Alessio Postiglione, autore del libro “Calcio e geopolitica” edizioni Mondo nuovo.

Ascolta Ad Alta Velocità, rubrica quotidiana a cura di Giuseppe Manzo – giornale radio sociale