Action Aid e la Rete Europea contro le mutilazioni genitali femminili in campo per affrontare questo grave problema. Il servizio di Fabio Piccolino
La Rete Europea contro le mutilazioni genitali femminili ha rilasciato un nuovo documento che affronta il legame tra questa pratica e la discriminazione religiosa. Le mutilazioni coinvolgono oggi oltre 230 milioni di bambine e donne nel mondo, e non sono previste da nessuna religione, ma vengono talvolta giustificate attraverso interpretazioni errate, perpetuando, di conseguenza, discriminazioni religiose e stigmatizzazioni. Per affrontare il problema, si legge nello studio, è fondamentale collaborare con le figure leader religiose, promuovendo una corretta informazione all’interno delle comunità.