Allarme rosso


Dalla Corte dei conti appello contro la corruzione ma al Senato rischia di saltare il codice antimafia. Il servizio di Giuseppe Manzo.

Gli effetti della corruzione sulle risorse pubbliche sono “devastanti”. Lo ha detto ieri procuratore generale della Corte dei Conti, Claudio Galtieri, nella requisitoria sul rendiconto generale dello Stato. Questo allarme oggi risuona nella discussione del Codice antimafia in Senato, testo su cui le associazioni esprimono forti preoccupazioni. La legge in discussione ricalca in gran parte quella di iniziativa popolare “Io riattivo il lavoro” promossa da Arci, Cgil, Avviso Pubblico e Libera, e approvata dalla Camera in prima lettura nel 2015. “Se il testo subirà – sottolinea l’Arci – dovrà tornare a Montecitorio per l’ulteriore approvazione e allora il suo cammino potrebbe interrompersi con lo scioglimento delle Camere”. E anche Libera lancia un appello ai senatori: “”Chiediamo un forte senso di responsabilità nel portare a rapida approvazione definitiva la riforma delle norme in materia di applicazione dei sequestri e delle confische dei beni”