Angel City


È il nome della squadra di calcio femminile di Los Angeles che coinvolgerà attrici e nomi di spicco di Hollywood, come la regista e produttrice Natalie Portman che ha dichiarato “Il calcio è uno sport di squadra straordinario, che assicura la socializzazione nel gruppo. Nessuna vince da sola. Il successo di una giocatrice è il successo della  squadra”. Tra le fondatrici del team i nomi più noti del calcio femminile americano.

Si chiameranno Angel City Fc e, guidate dalla presidentessa onoraria Natalie Portman, attrice premio Oscar 2011 per «Il cigno nero», dal 2022 faranno crescere la lega di calcio femminile americana (NWSL, National Women’s Soccer League) a undici squadre, dopo che le ragazze dell’Fc Louisville si uniranno dalla prossima stagione alle dieci franchigie esistenti. Operazione ambiziosa, sportiva e di marketing, affidata al potere d’attrazione di Portman e della finanziatrice Kara Nortman (settore tecnologia), che hanno coinvolto nell’impresa l’imprenditrice Julie Uhrman (media e video game), che sarà presidente operativa del consorzio.

Della partita anche le attrici Eva Longoria, America Ferrera, Jennifer Gardner e Uzo Aduba, a garanzia del fatto che gli Angeli, una volta sbarcati nel magico mondo della NWSL, non passeranno inosservati. «È ora che le ragazze abbiano eroine e modelli di riferimento anche nell’enorme area di Los Angeles — ha spiegato Portman — Il team di Los Angeles avrà un enorme impatto nella nostra comunità». Nel gruppo delle fondatrici compaiono anche i nomi più clamorosi della storia recente del calcio americano donne, capace con la Nazionale Usa di conquistare quattro titoli mondiali sulle otto edizioni disputate dal 1991 all’anno scorso, quando Rapinoe & Co. trionfarono in Francia nell’estate dell’entusiasmante cavalcata fino ai quarti dell’Italia di Milena Bertolini.

Ed ecco, nella sfilata di cognomi che pare un album di figurine, Mia Hamm, Julie Foudy e Abby Wambach, celebre per essere corsa a baciare la moglie dell’epoca (Sarah Huffman) sugli spalti dopo un gol al Giappone nella finale 2015. Racconta Portman di essersi appassionata al calcio femminile per esperienza diretta: «Sono andata a vedere una partita della Nazionale Usa prima del Mondiale 2019 e me ne sono innamorata. È stata una rivoluzione sentire i miei figli chiedermi di indossare la maglia di Rapinoe e di Alex Morgan. Con noi c’era Becca Roux, direttore esecutivo dell’Associazione delle calciatrici americane e con lei ho cominciato a parlare di business».