Si chiama così il progetto che una ong sta realizzando nelle scuole primarie di molte città per offrire un percorso scolastico inclusivo anche per i bambini non vedenti. Nel servizio di Anna Monterubbianesi.
Parlare ai ragazzi di disabilità visiva, delle difficoltà di accesso alle cure oftalmiche negli stati più poveri, sottolineare l’importanza della prevenzione e della cura delle malattie oculari, soffermarsi sul valore prezioso e unico del senso della vista significa anche rafforzare i valori dell’inclusione, della solidarietà e del rispetto per i ragazzi non vedenti. E’ questo quello che sta portando avanti nelle scuole primarie italiane “Apriamo gli occhi”, il progetto della Christian Blind Mission Italia che vuole assicurare a tutti gli alunni con e senza disabilità lo sviluppo delle proprie potenzialità, tenendo conto della pluralità dei soggetti, ma con particolare attenzione a quelli più esposti a fattori di esclusione. Durante gli incontri i ragazzi hanno la possibilità di vivere la realtà di chi non vede, esplorando il mondo con altri sensi, aprendosi alle differenze, abbandonandosi al sentire di mani, orecchie e cuore.