Nel mirino. L’uccisione del secondo giornalista in pochi giorni in Messico riaccende i riflettori sulla libertà di espressione nel Paese. Il servizio è di Pierluigi Lantieri
Il fotoreporter Margarito Martinez, più volte minacciato per la sua attività giornalistica , è stato ucciso lunedì a Tijuana; la stessa sorte toccata il 10 gennaio a un altro cronista, Josè Luis Gamboa. Il Messico è considerato uno dei paesi più pericolosi al mondo per gli operatori dell’informazione, specie per chi racconta le attività delle organizzazioni criminali.
Secondo la Commissione per i diritti umani, dal 2000 sono state almeno un centinaio le persone uccise. La Ong YoSiSoyPeriodista ha chiesto alle autorità maggiori misure di protezione per i giornalisti.
di Pierluigi Lantieri