Bracciante muore di fatica, Acli Terra: “Aprire nuova stagione di diritti”


 

 

Nuova stagione di diritti. Lo chiede Acli Terra dopo la morte del bracciante deceduto dopo aver lavorato per ore sotto al sole rovente. Il servizio è di Giuseppe Manzo.

“Morire di lavoro non è mai accettabile e non lo può essere se la sua attività è svilita e ricondotta ad una condizione di schiavitù deprivata dalle condizioni minime di civiltà e dignità della persona”: è la denuncia di Acli Terra che ricorda la morte di Camara Fantamadi, bracciante del Mali morto mentre rientrava dal lavoro. “Dobbiamo aprire una nuova stagione di richiesta – afferma il vicepresidente Gianluca Mastrovito – ed affermazione di diritti e giustizia sociale per chi non ha possibilità di chiedere, per chi è schiacciato dal ricatto della necessità”.