Presentato il nuovo progetto della regione Friuli Venezia Giulia grazie al quale giovani migranti e ragazzi italiani si alleneranno e scenderanno in campo per giocare a calcio insieme, e per poi condividere un terzo tempo fatto di convivialità e amicizia. Al momento coinvolge 82 giovani e a chiusura di questa prima fase è in programma a un torneo a dodici squadre che si terrà il 12 febbraio.
I giovani coinvolti da Calcioxenìa (xenìa nell’antica lingua dei greci significa ospitalità) provengono da Pakistan (39), Afganistan (31), Guinea (3), Gambia (3), Mali (2), Iran (1), Bangladesh (1), India (1) e Iraq (1). Il progetto si basa sulla conoscenza reciproca, sulla socializzazione, sull’inserimento sociale e sull’inclusione culturale attuate attraverso il modello sportivo. Il calcio, la più popolare in Italia tra le discipline sportive, aiuta l’immediatezza nella percezione di alcuni princìpi basilari come il gioco di squadra, lo stare assieme, l’unirsi attorno a un obiettivo comune. Calcioxenìa si svolge con la collaborazione delle associazioni sportive e della Caritas Arcidiocesi di Udine, della Comunità di Tramonti, dell’ICS Trieste e della Onlus Nuovi Cittadini Udine. Finora i giovani aspiranti calciatori che si allenano all’aperto nel campo dei Rizzi a Udine e nella palestra dell’Enaip hanno partecipato a trenta sessioni di allenamento assieme a settanta calciatori locali.