Scende di oltre 4 punti in 5 anni la percentuale di giovani italiani che abbandona prematuramente gli studi senza conseguire un diploma. Secondo i dati Eurydice, dal 19.2% del 2009 si è passati al 15% del 2014. Gli studenti che lasciano sono prevalentemente nati all’estero. L’obiettivo della Commissione Europea è arrivare al 10% entro il 2020.
Scende di oltre 4 punti in cinque anni la percentuale di giovani italiani, tra i 18 e i 24 anni di età, che abbandonano prematuramente gli studi, cioè senza conseguire diplomi né attestati di formazione professionale. Secondo il rapporto “La lotta all’abbandono precoce dei percorsi di istruzione e formazione: Strategie, Politiche e Misure 2016”, curato da Eurydice, dal 19,2% registrato nel 2009 si è passati ad un più ottimistico 15% nel 2014. Gli studenti che abbandonano la formazione sono prevalentemente nati all’estero e di sesso maschile. Numeri che rappresentano un buon auspicio in vista dell’obiettivo fissato dalla Commissione Europea per il 2020, ovvero quello di abbassare il tasso di abbandono al di sotto del 10%.
Mentre qui potete consultare il rapporto: http://www.indire.it/lucabas/lkmw_img/eurydice/Q_Eurydice_31.pdf