Diritti sbarrati


Il carcere di Guantamo continua ad essere un luogo di torture e violenza. Il servizio di Fabio Piccolino. (sonoro)

“Una macchia indelebile nella storia dei diritti umani degli Stati Uniti”: è il giudizio di Amnesty International sulla prigione militare di Guantanamo, a diciassette anni dalla sua apertura. La struttura detentiva è ancora funzionante e continua ad essere luogo di violazioni dei diritti, dopo il tentativo di chiusura della presidenza Obama e il successivo passo indietro dell’amministrazione Trump. Attualmente i detenuti del carcere sono 40, tutti di religione musulmana: molti di loro hanno subito torture nel corso degli anni. Tra tutti spicca il caso del cittadino yemenita Toffiq Al-Bihani, che avrebbe dovuto essere rilasciato già nel 2010 e che è imprigionato senza che nessuna accusa sia stata formalizzata e dopo essere stato privato di un giusto processo per oltre un decennio.