#DistantiMaUniti


Anche lo sport si mobilita contro il Coronavirus. Molti i personaggi noti che sono scesi in campo per invitare i cittadini a restare a casa e prevenire l’allargamento del contagio. Inoltre il calciatore juventino Federico Bernardeschi ha lanciato una raccolta fondi a favore della terapia sub-intensiva dell’Ospedale l’Humanitas Gradenigo di Torino, lo stesso ha fatto Lorenzo Insigne per l’ospedale Cotugno di Napoli.

Lo sport attutisce e regala spensieratezza in ogni campo. Lo abbiamo visto con l’Atalanta a Valencia in Champions League, la vittoria e il passaggio di turno come “cura” per i bergamaschi bloccati in città, una delle zone più colpite d’Italia, che hanno gioito con la Dea al suono di “Mola Mia”. Il calcio e tutto lo sport che si muove per il prossimo, per tutti i tifosi che fino ad un mese fa riempivano gli stadi e i palazzetti. Sembra già trascorsa una stagione intera da quando si aspettava il fine settimana per sostenere la propria squadra del cuore e ci si teneva liberi da ogni impegno per godersi la proverbiale domenica sportiva dal divano di casa. Appena un mese fa veniva disputata l’ultima giornata del campionato di Serie A senza alcun rinvio o partita a porte chiuse. Oggi gli equilibri sembrano invertirsi. Dalla volontà di isolamento per assistere alla prestazione dei propri idoli alla necessità di restare a casa per evitare il contagio e la diffusione del virus. E mentre le più importanti competizioni sportive vengono progressivamente sospese, posticipate o annullate (tra queste campionati e coppe europee di calcio, le “classiche di primavera” del ciclismo italiano, il circuito tennistico Atp, l’NBA negli Usa, il primo Gran premio di MotoGp e Formula1) i protagonisti di suddetti eventi s’impegnano in gesti di importante valore sociale. Nell’emergenza sono i giocatori e le squadre che si mettono dall’altro lato: tifano, incitano e donano. Si moltiplicano nelle ultime ore le raccolte fondi promosse dai calciatori per l’emergenza nazionale. Alle già citate azioni di Bernardeschi e Insigne, si aggiungono la campagna di Andrea Petagna legata agli Ospedali Pubblici Italiani e l’appello lanciato da Ciro Immobile per contribuire all’aumento dei posti letto del Lazio e del reparto di terapia intensiva di Napoli. “Un piccolo gesto può fare la differenza” è invece il messaggio di Nicolò Zaniolo. Il n° 22 della Roma ha partecipato alla campagna di solidarietà con una donazione tramite la piattaforma GoFundMe. La stessa piattaforma di crowdfunding è stata utilizzata anche da Kevin-Prince Boateng, oggi giocatore del Besiktas, ma con il cuore sempre legato all’Italia. Tra i club più attivi si registra la Roma. La società giallorossa donerà migliaia di mascherine all’Ospedale Lazzaro Spallanzani, uno dei centri che nel nostro Paese sta combattendo la battaglia per salvare la vita alle persone che sono state infettate. Il Club, attraverso la propria fondazione Roma Cares, intende sostenere con altre iniziative la comunità capitolina. Anche il Milan si è mosso a favore del proprio territorio. FondazioneMilan ha istituito una raccolta fondi per supportare gli sforzi di AREU – Azienda Regionale Emergenza Urgenza – impegnata nell’assistere chi è stato colpito dal Covid-19 in Lombardia. Oltre a questa donazione, anche i calciatori e i dirigenti del club rossonero hanno offerto il proprio contributo devolvendo un giorno del proprio stipendio per combattere l’emergenza Coronavirus. Inoltre la società ha già informato nei giorni scorsi che rimborserà tutti i tifosi che non hanno potuto assistere alla partita contro il Genoa, giocata a porte chiuse in seguito alle disposizioni governative. Gli stessi fan hanno detto di voler donare, in accordo con l’associazione dei Milan Club, la cifra rimborsata.
Non solo calcio. Pecco Bagnaia, campione del mondo di Moto2 nel 2018, ora in MotoGP, ha avviato assieme al suo fan club una raccolta fondi destinata alla Città della Salute di Torino. Mentre il motociclista italiano più famoso e vincente, Valentino Rossi, è stato tra i primi a versare un generoso contributo per la raccolta fondi a sostegno dell’azienda ospedaliera Marche Nord. E poi ci sono tutti quegli sportivi che si sono riuniti sotto l’hashtag #DistantiMaUniti, la campagna social lanciata dal ministro dello Sport Vincenzo Spadafora. “Abbiamo chiesto al Paese di rispettare indicazioni particolarmente impegnative – si legge in un post pubblicato nella sua pagina Facebook. Vogliamo far percepire che è una scelta da prendere per la cura di se stessi e degli altri. Perché siamo una comunità unita anche nella distanza. Ecco perché parte la nuova campagna: #DistantiMaUniti”. All’appello hanno aderito sin da subito grandi stelle del firmamento sportivo nazionale. Dal nuoto con Federica Pellegrini all’atletica leggera con Filippo Tortu, dalla pallavolo con Paola Egonu al tennis con Fabio Fognini. Sono soltanto alcuni dei numerosi campioni che hanno voluto seguire l’onda social lanciando un messaggio a scopo preventivo: restare uniti, anche se distanti. Ciascuno nella propria abitazione per vincere una partita decisiva. Così il mondo dello sport è sceso in campo per affrontare l’emergenza Coronavirus.

di Pierluigi Lantieri