Docufilm “Tanta strada”: alla scoperta dell’Emilia-Romagna sulle due ruote


“Tanta strada”. Nel docufilm di Lorenzo Stanzani persone con disabilità scoprono l’Emilia-Romagna in bici attraverso una lunga pedalata da Piacenza al mare. Un percorso dove diverse abilità si incontrano e si raccontano chiacchierando in sella a bici, tandem e handbike, rappresentando la diversità e le opportunità che lo sport offre a tutti.

Il docufilm del regista Lorenzo Stanzani che racconta la disabilità fuori dai soliti schemi, andrà in onda venerdì 8 ottobre su Rai2 e poi sarà disponibile su Raiplay. È un caleidoscopio di valori e colori il nuovo docufilm “Tanta strada” realizzato con il contributo della Regione. Lo sport, la natura, la compagnia, attraverso un lungo viaggio in bicicletta alla scoperta dell’Emilia-Romagna da Piacenza al mare: è questo il cuore del progetto. Un percorso dove diverse abilità si incontrano e si raccontano chiacchierando tra amici in sella a bici, tandem e handbike.

Stanzani racconta la disabilità fuori dai soliti schemi: «È stato un lavoro molto complesso da gestire, perché eravamo un gruppo di 20 persone da gestire e filmare. Quindi avevamo bisogno di una tripla troup, circa 14 persone per le riprese e la registrazione degli audio e delle voci dei protagonisti – racconta il regista Lorenzo Stanzani – Per me è stato un lavoro catartico, un’esperienza di vita incredibile».

Una sfida che la Regione ha saputo cogliere sostenendo l’idea di Matteo Brusa della Fondazione per lo Sport Silvia Parente, attraverso la realizzazione di percorsi ciclabili fuoristrada fruibili anche da persone con disabilità e capillarmente diffusi su tutto il territorio. Matteo Brusa, sottolinea l’importanza di creare percorsi nella natura accessibili per tutti: «Dal 2016 abbiamo reso accessibili 70 itinerari in modo da permettere a tutti di fare sport con assiduità».

Tra le località attraversate dalla piccola “carovana” di ciclisti si va dal Parco delle Foreste Casentinesi a quello del Delta del Po, dall’Appennino Bolognese ai castelli del Piacentino e del Parmense, passando, tra gli altri, per una cantina di stagionatura di Culatello e il Labirinto della Masone. Anche se la disabilità è spesso raccontata come mancanza, come quello che non si può fare, in questo docufilm è rappresentata come una situazione di vita, come ce ne possono essere tante, ma che non impedisce di sentire, scherzare, muoversi.

Girato in due settimane, “Tanta Strada” mostra situazioni inconsuete rispetto a quelle in cui si è abituati a vedere le persone con disabilità: si pedala nel fango, si nuota in una piscina all’aperto, ci si immerge in un caveau di culatelli, si affrontano strade bianche immersi in boschi secolari.

E Flavia Saraceni, una delle protagoniste del film, lo testimonia attraverso la soddisfazione di avere fatto parte di questo progetto: «Non cammino da tre anni e non conoscevo l’handbike. L’ho scoperta grazie a Matteo Brusa, nonostante io sia a Bologna da dieci anni. Questo mi fa capire quante opportunità ci siano da scoprire». Saraceni continua: «Anche se il meteo non ci è venuto incontro, perché ha piovuto praticamente sempre durante il nostro viaggio dai colli al mare, mi sono buttata nell’avventura anche in modo spericolato, che è uno stile che mi caratterizza».

di Pierluigi Lantieri