Donne senza paura: il progetto della federazione italiana sport equestri


Donne senza paura. La federazione italiana sport equestri lancia il progetto di formazione gratuito per promuovere il ruolo della donna nel mondo del lavoro. L’obiettivo è permettere a tutte di puntare a posizioni o ruoli apicali e gerarchicamente più elevati nell’ambito degli organi federali, valorizzando e promuovendo l’apporto femminile nella società contemporanea.

La Fise continua il suo costante impegno affinché la donna sia protagonista non solo in una disciplina sportiva che guarda, nel concreto, ad una – equal opportunities – che nel mondo equestre si traduce in “equal role” (negli sport equestri, infatti, il ruolo agonistico uomo-donna non ha differenze), ma punta l’attenzione anche sulla sua formazione professionale. La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell’Unione Europea. È un valore comune e una condizione necessaria per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, occupazione e coesione sociale.

A riprova di questo impegno la Fise, oltre ad essere stata la prima federazione sportiva ad aver istituito una Commissione Antimolestie, ha lanciato un progetto di formazione gratuito rivolto ai ruoli della donna nel mondo del lavoro. “Donne senza paura” questa è la traduzione del progetto messo in campo dalla Federazione Italiana Sport Equestri: Fearless Girls. Puntare a posizioni o ruoli apicali e gerarchicamente più elevati nell’ambito degli organi federali e dando il giusto risalto al ruolo che la donna deve rivestire nella società contemporanea.

Questo progetto per la Fise rappresenta un altro importante passaggio: attenzione e rispetto nei confronti delle donne in tutti i campi, compreso quello professionale. “Dobbiamo fare di più per portare le donne a ruoli di vertice nelle federazioni sportive”, ha dichiarato la vice presidente della Fise Grazia Basano “sicuramente la nostra federazione parte da una posizione di equilibrio totale che pone allo stesso livello agonistico uomo e donna. Ma proprio in questa giornata mi sento di caldeggiare la nascita e lo sviluppo di questi progetti nel mondo sportivo, ma non solo, perché la tutela delle donne deve essere un impegno a 360 gradi. Affrontare questo grave deficit culturale significa non abbassare la guardia e designare, finalmente, le donne a ruoli importanti, con lo scopo di migliorare la governance nello sport. La violenza verso le donne deve, necessariamente, trovare delle risposte decise e puntuali nella quotidianità e nel rispetto della sua dignità, in ogni ambito della società civile”.

Il settore dello sport è ricco di opportunità per posizioni amministrative e di leadership. Tuttavia, la maggior parte delle posizioni di vertice sono occupate da uomini, mentre le donne rimangono significativamente sottorappresentate, soprattutto nelle posizioni di leadership chiave. E’ urgente uno sforzo comune: costruire validi percorsi in difesa delle donne, perché proprio in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo si indeboliscono ruoli, prospettive e diventano soggetti più fragili e sacrificabili.