E io mi alleno in piazza


E’ la scelta della società di volley PlayAsti, i cui allenamenti oggi si terranno in piazza San Secondo, per la indisponibilità delle palestre cittadine. Dopo l’emanazione dei protocolli per la sanificazione dei locali scolastici, palestre comprese, ai quali gestori e società sportive debbono attenersi, il percorso si è inceppato nei rimpalli di responsabilità, lasciando i giovani atleti senza spazi.

Alle pallavoliste potrebbero unirsi anche i giovani cestisti con la Scuola Basket Asti a condividere ed aderire la campagna. «E’ caduto un meteorite – spiega il direttore sportivo Beppe Basso – come peraltro era stato previsto da un post di Mauro Berruto pubblicato a fine luglio e diventato virale. Il frutto di un contorto meccanismo politico e da un
tam-tam di responsabilità che sta costringendo tanti giovani, non solo ad Asti, all’inattività quasi totale». A luglio dal Governo il decreto che regolava l’apertura delle palestre scolastiche specificando che «le competenze degli enti locali nella concessione delle palestre e di altri afferenti alle istituzioni scolastiche di competenza».

Nel frattempo venivano emanati i protocolli per la sanificazione dei locali scolastici (palestre comprese), ai quali gestori e società sportive debbono attenersi. «Tutti i dirigenti hanno contattato aziende specializzate, comprato sanificatori e materiali per l’igienizzazione. Noi siamo pronti a partire» precisano le pallavoliste. Qui la macchina si è inceppata: Comune e Provincia attendono l’approvazione dei dirigenti scolastici, questi ultimi attendono il via
libera dal consiglio d’istituto. «Il risultato è che sono trascorsi tre mesi e nessuno ha ancora autorizzato l’apertura nonostante il forte interessamento delle istituzioni, col sindaco Maurizio Rasero, e soprattutto nonostante la normativa sia molto chiara e consenta l’utilizzo in orario extra-scolastico» aggiungono dalla PlayAsti.

Ad Asti, a pochi giorni dalla pubblicazione dei calendari di volley, la Play Asti rischia di non potersi iscrivere: solo il Palagerbi è stato concesso dal Comune, ma nove ore settimanali per 300 atlete non sono sufficienti a garantire la sopravvivenza della società. L’elenco delle palestra attualmente chiuse vede: Liceo Vercelli e Giobert (in capo alla Provincia), Baussano e Brofferio (del Comune) e le ore delle poche palestre utilizzabili (Rio Crosio, Jona e via Dalla Chiesa) non sono state distribuite equamente tra i diversi sodalizi. Peraltro PlayAsti ha già rinunciato ad ospitare al PalaGerbi le gare interne della prima squadra nella B2 nazionale.

Sotto canestro non va meglio. «Metà dei nostri tesserati si allena all’aperto, compresi i piccoli del mini basket» ammette Paola Prunotto, presidente della Sba. La società a cui fanno riferimento circa 450 tesserati attualmente ha a disposizione qualche ora nei palazzetti di corso Alba e via Gerbi. «Ce le spartiamo con la pallavolo, ma stiamo parlando di poche ore a fronte di 22 squadre che debbono sostenere allenamenti. All’aperto abbiamo invece a disposizione l’area della Mazzarello. La situazione la definirei imbarazzante a livello di impiantistica: l’attualità ha aggravato una nota e grave criticità. L’auspicio è che dalla prossima settimana qualche porta si possa aprire altrimenti è la fine» conclude la numero uno del sodalizio di basket.