Partono oggi a Sappada, in Friuli, le gare degli Special Olympics sugli sci. 523 atleti in rappresentanza di 58 squadre si cimenteranno nelle quattro specialità previste: sci alpino, sci nordico, snowboard e corsa con le racchette. Saranno quattro giorni in cui lo sport permetterà a persone con disabilità intellettiva di dimostrare le proprie abilità e vivere una piena integrazione nella società.
Tornano i Giochi invernali nazionali per le persone con disabilità intellettiva. La manifestazione, giunta alla XXXI edizione (la scorso anno si gareggiò a Bardonecchia), porterà sulle piste anche 147 tecnici, 102 accompagnatori e diverse centinaia di persone fra volontari impegnati nell’organizzazione e familiari al seguito. Quattro giorni di gare con l’obiettivo – come ha spiegato Alessandro Palazzotti, vicepresidente di Special Olympics Italia – «di utilizzare lo sport come mezzo per permettere alle persone con disabilita intellettiva di dimostrare le proprie abilità e come strumento per una piena integrazione nella societa, promuovendo il valore educativo e culturale dello sport stesso, coinvolgendo atleti con e senza disabilità intellettive per un mondo pienamente inclusivo».
I Giochi invernali sono dunque l’occasione per centinaia di persone con disabilità intellettiva di confrontarsi e crescere, come ha raccontato in una toccante testimonianza Tiziana Agostino, mamma di Christian Panetta, 18enne che partecipa agli Special Olympics sia nel nuoto, sia negli sport sulla neve. Lo spirito è di permettere una sempre maggiore inclusione sociale, perché – come è spiegato nel sito Internet di Special Olympics Italia «lo sport ha un gran potere. Può spostare l’attenzione dalla disabilità alla capacità, dall’isolamento al coinvolgimento. Offriamo una formazione sportiva di qualità, in stile olimpico, ed una sana competizione per le persone con disabilità intellettiva in tutto il mondo. Tutto questo è in grado di cambiare gli atteggiamenti e di cambiare la vita delle persone. Il potere di trasformazione dello sport, che infonde fiducia, migliora la salute e ispira un senso di sana competizione, è al centro di quello che Special Olympics fa. Dai regolamenti tecnici alle guide di coaching che offriamo, l’attenzione è rivolta a sport reali, alla vera e sana competizione e i risultati che si ottengono sono reali. Dal 1968, Special Olympics diffonde il suo messaggio: le persone con disabilità intellettive possono avere successo quando viene data loro l’opportunità. Tutto avviene attraverso il semplice potere dello sport».
Secondo le stime ufficiali, nel mondo ci sono 5.169.489 atleti, 627.452 famiglie e 1.114.697 volontari che ogni anno collaborano alla riuscita degli eventi Special Olympics. In Italia gli atleti con disabilità intellettive che partecipano alle attività ufficiali sono oltre 18 mila, supportati da centinaia di tecnici e istruttori e da migliaia di volontari.