Gli italiani nel mirino?


L’ingegnere abruzzese rapito due giorni fa in Nigeria è solo l’ultimo di una lunga serie di nostri connazionali ancora in mano alla criminalità locale. Che può ricordare il caso della cooperante sarda Rossella Urru. Ma c’è un nesso tra questi due sequestri? Lo chiediamo a Raffaella Chiodo, giornalista ed esperta di cooperazione “tra questi due casi che abbiamo citato c’è la Rossella Urru e l’ingegnere italiano rapito ieri in Nigeria, io vedo soltanto una cosa comune: che sono esponenti di un mondo, chiaramente agli occhi delle popolazioni africane, proveniente da paesi europei e da quello che considerano appunto il mondo ricco e sviluppato. Quindi l’unica cosa comune è questa non ci sono altri nessi”.