I soliti tagli


Mai come ora lo stato della cooperazione italiana allo sviluppo può definirsi “comatoso”. La protesta della società civile nel servizio di Anna Monterubbianesi. (sonoro)

Tra il 2017 e il 2018 si è passati da 5,19 miliardi a 4,15 miliardi di euro e anche dal Disegno di Legge di Bilancio 2020-2022 non arriva nessun segnale di ripresa. Con questa prospettiva, il rapporto fra Aiuto Pubblico allo Sviluppo e ricchezza nazionale si terrà con ogni probabilità sotto la soglia dello 0,25%, anni luce di distanza dall’obiettivo dello 0,70% da raggiungere entro il 2030. AOI, CINI e Link2007, rappresentanze delle ong, consapevoli della gravità di questo disimpegno istituzionale nel settore, si sono impegnate affinché il DdL Bilancio contenesse maggiori risorse e misure che rilanciassero lo stato della cooperazione allo sviluppo italiana. “Con il voto di fiducia dell’Aula del Senato – dicono le tre organizzazioni – si prende atto con amarezza e sconcerto di un nulla di fatto”.