Il business della droga


Secondo un rapporto dell’Onu, il proibizionismo favorisce il mercato illegale e la corruzione nelle istituzioni. Il servizio di Giovanna Carnevale.

La lotta alle droghe che le Nazioni Unite portano avanti da cinquant’anni ha compromesso o minato la sicurezza di un terzo degli stati del mondo. A rivelarlo è un documento presentato recentemente dalla campagna internazionale Count the Costs, intitolato “War on drugs: undermining peace and security”, che denuncia come l’approccio proibizionistico dell’Onu mirante a ridurre la produzione a lungo termine di droghe nel mondo, in realtà abbia rafforzato i gruppi criminali organizzati e, in molti casi, posto le basi per una guerra civile all’interno degli Stati. Il business illecito di droga vale miliardi di euro all’anno, molti dei quali, come riconosciuto dallo stesso ufficio delle Nazioni Unite per la prevenzione del crimine, sono utilizzati per corrompere funzionari governativi o avvelenare le economie.