Immuni è davvero per tutti?


La domanda è circolata in questi giorni a proposito della effettiva accessibilità della app per il tracciamento del contagio da coronavirus. Si cerca la soluzione tecnica per le persone ipovedenti. Il servizio di Paolo Andruccioli.

Nei giorni scorsi si è sviluppato un dibattito tra esperti. Ad un articolo molto positivo nei confronti della app Immuni lanciata dal governo scritto dall’esperta di questione tecnologiche, Stefania Leone, ha fatto seguito un commento di un altro esperto, Sabato De Rosa che ha parlato invece di “diverse criticità per le persone ipovedenti”.

La app non disporrebbe infatti della possibilità di ridimensionamento dei caratteri, nonché della possibilità di ruotare lo schermo. La replica di Leone. “Non ho effettuato un test relativo all’ipovisione, che va fatto con uno strumento differente dallo screen reader, quindi con ausili per l’ingrandimento dei caratteri, che consentono di modificare colori e font”. La app, seppure davvero facile e accessibile, si può dunque migliorare a beneficio delle persone con particolari disabilità.