Domani a Roma un pomeriggio di racconti, aneddoti, e canzoni per raccontare la storia del paese attraverso il Giro d’Italia. L’evento si inserisce nella rassegna “Date una bicicletta a Fausto Coppi”, progetto di promozione della lettura e cultura della due ruote in occasione dei 100 anni dalla nascita e dei sessanta dalla morte del campionissimo.
Perché Coppi? Perché ancora Coppi? Perché sempre Coppi? Per i trionfi: cinque Giri d’Italia, due Tour de France, un campionato del mondo su strada e due su pista, il record dell’ora che durò quattordici anni, tutte le grandi classiche del ciclismo, dalla Milano-Sanremo (tre volte) al Giro di Lombardia (cinque volte), compresi Parigi-Roubaix e Freccia Vallone. Per la sua storia: accompagnò l’Italia e gli italiani dalla miseria del primo dopoguerra all’inizio del boom economico attraverso il Ventennio, la Seconda guerra mondiale, la ricostruzione e la rinascita. Per i suoi scandali: due mogli, due figli, due famiglie, in un’epoca in cui il divorzio non era neppure immaginabile. Per la sua semplicità, generosità, umanità. Per la bicicletta: una regina alata, un tappeto volante, una fabbrica di sogni e avventure. E per lo sport: in Coppi si specchiavano, si identificavano, si esaltavano tutti quelli che, nell’esistenza quotidiana, non riuscivano, non vincevano, non ce la facevano. E per i suoi anniversari: cento anni fa (15 settembre 2019) la sua nascita, sessant’anni fa (2 gennaio 1960) la sua morte. Coppi non è stato il più forte né il più vincente, ma il più grande. Ed è per questo che la sua storia è diventata letteratura, mito, leggenda.
E allora diamo una bicicletta a Fausto Coppi. Diamogli una bicicletta sotto forma di quattro pedalate in collaborazione con le associazioni Fiab-RuotaLibera, Fiab-BiciLiberaTutti, Fiab-NaturAmici e Uisp-VediRomaInBici, di un reading con l’attore Maurizio Cardillo e uno dei giornalisti sportivi più autorevoli, Gian Paolo Ormezzano, di un incontro sulla storia (d’Italia) e sul Giro (d’Italia) con lo storico Gioachino Lanotte e lo scrittore giornalista Marco Pastonesi, di un altro incontro sul rapporto tra musica e bicicletta con il cantante musicista e scrittore Andrea Satta, di un appuntamento a scuola per occuparci di sicurezza stradale con la Fondazione Michele Scarponi, e di un’installazione artistica di Fernanda Pessolano dedicata alle storie e ai libri, di una narrazione scenica “Coppi Ultimo” con Marco Pastonesi e Alessandro D’Alessandro all’organetto. Alcuni di questi appuntamenti fanno parte del programma della manifestazione “Alla fine della città”, a cura di Ti con Zero, inserita in “Contemporaneamente Roma 2019”.
In collaborazione con Istituto Centrale per i Beni Sonori ed Audiovisivi, Coordinamento Roma Ciclabile, Istituto Pacinotti Archimede – Liceo Sportivo.