Libertà di tifare


Ai Mondiali di calcio le iraniane erano sugli spalti, ma nel loro Paese non possono nemmeno andare in bicicletta. Leggi che ne vietino l’uso non esistono, ma per i leader religiosi le donne sulle due ruote sono un affronto alla morale e rischiano l’arresto, mentre il pallone è vietato e non possono andare allo stadio.

La denuncia è partita da Sohyla Arjmand, donna persiana arrivata a Bologna nel 1981: “Abusi, violenze, povertà: la situazione delle donne in Iran è drammatica, ma nessuno ne parla. Arjmand pochi giorni fa è stata in Toscana con Renzo Ulivieri per una iniziativa a sostegno di questa causa: “Entrare nei loro stadi è un diritto delle donne iraniane: basta alle discriminazioni di genere”, era la scritta che campeggiava sui loro striscioni. “Porterò questa iniziativa anche a Bologna”, assicura.