Minori e diversi


Sono sempre più i bimbi rom discriminati nelle grandi città italiane. Sfruttati dai genitori ed esclusi dalla società. Il commento di Alexian Santino Spinellli, musicista e docente di lingue e processi interculturali all’Università di Chieti: “Se un bambino è segregato nei campi nomadi, vive una condizione disumana; il bambino che vive invece nelle case, il bambino italiano Rom, che vive nelle case, ovviamente ha una situazione  e familiare, e sociale, ed economica, ma anche educativa, totalmente e completamente diversa. Esattamente come un bambino italiano, un conto se vive nei quartieri più degradati di una grande città, un conto se vive nei quartieri residenziali”.