Mentre la politica europea si rimpalla le responsabilità sull’accoglienza dei migranti, il mondo del terzo settore avanza proposte concrete. Ce ne parla Clara Capponi. “Dall’accoglienza locale alla revisione dei regolamenti per le missioni in mare e il diritto d’asilo. Quello proposto in queste settimane dalle organizzazioni non profit è un vero piano alternativo per rispondere al muro contro muro dell’unione Europea. Per la Caritas, oltre a rafforzare il sistema europeo di asilo, occorre permettere arrivi legali e sicuri attraverso la concessione di visti umanitari e la revisione del regolamento di Dublino. Come sostiene Anci un’altra urgenza è quella della distribuzione equa dei migranti su tutto il territorio nazionale grazie alla mediazione fra regioni governo e Comuni, mentre il Centro Astalli spinge su un maggiore controllo delle frontiere. Forte perplessità infine è stata pressa da Arci e Cir sulla “selezione dei richiedenti asilo da trasferire in base alla loro nazionalità dal momento che il quadro internazionale di protezione parte sempre dall’analisi situazione individuale. Intanto l’appuntamento è per il 20 giugno con l’iniziativa Fermiamo la strage subito! organizzata a Roma e Firenze da oltre 30 sigle nazionali.””
Muro contro muro
18/06/15
Diritti