Oltre ai morti e ai dispersi, c’è anche il forte rischio di inquinamento marino nell’intera zona. Ascoltiamo Sebastiano Venneri della segreteria di Legambiente “se ci dovessero essere versamenti dalle cisterne della Costa Concordia saremmo di fronte ad uno dei più gravi disastri ambientali del Mediterraneo sia per la quantità dei carburante contenuto all’interno, per la qualità del carburante che ovviamente in queste navi è molto scadente, e sia anche per il luogo nel senso che siamo nel pieno Parco Nazionale dell’arcipelago toscano, uno delle zone più sensibili, più importanti dal punto di vista naturalistico e siamo sotto costa dove l’ecosistema costiero è ovviamente molto più fragile”.
Naufragio all’isola del Giglio
18/01/12
Società