Non solo Minneapolis


Ormai esplode la rabbia in tante altre città americane dopo l’uccisione di George Floyd. Il servizio di Fabio Piccolino.

Non si placano negli Stati Uniti le proteste della comunità afroamericana dopo l’uccisione di George Floyd da parte della polizia. Un caso che ha fatto esplodere rabbia e risentimento e che ha radici profonde, che vanno ricercate nelle disuguaglianze del sistema americano, che finiscono quasi sempre per penalizzare i neri. Le manifestazioni e i disordini intanto si registrano in tutto il paese: sono circa 1400 le persone arrestate finora, 345 nella sola New York, dove si indaga su un video che mostra una camionetta della polizia che investe una folla di manifestanti. E in almeno 25 città in 16 stati è stato imposto il coprifuoco. A gettare benzina sul fuoco le parole di Robert O’Brien, consigliere della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, che ha negato l’esistenza di un “razzismo sistematico” negli Usa, affermando che la polizia è danneggiata da “poche mele marce”.