Nel quarantennale della legge Basaglia, omaggio dello sport sociale alla nuova integrazione promossa a partire dal 1978. A Roma Crazy for football, a Milano Matti per il calcio. Il servizio di Elena Fiorani.
“La libertà è terapeutica”, si leggeva sul manicomio di Trieste dove negli anni 70 lo psichiatra Franco Basaglia avvia la prima chiusura di un manicomio in Italia. E’ l’inizio di una rivoluzione, medica, politica e culturale, che porta alla legge 180. E che oggi permette a centinaia di persone con disagio mentale a fare sport, con una particolare predilezione per il calcio. Così dal 13 al 16 maggio si ritrovano a Roma dieci nazionali per il Campionato mondiale di calcio a 5 per pazienti psichiatrici, mentre a Milano Domenica si gioca il torneo Matti per il calcio, organizzato dall’Uisp, con sei squadre dei Dipartimenti di salute mentale della Lombardia. Due esperienze che promuovono il valore positivo dello sport come motore di reinserimento sociale, aiutando infatti ad abbattere il muro della paura, o addirittura della vergogna, comunemente diffusa verso la patologia mentale.