Parigi ferma i motori: centro storico a traffico limitato entro il 2024


Fermiamo i motori. Entro il 2024 il centro di Parigi diventerà zona a traffico limitato per favorire pedoni, ciclisti, mezzi pubblici e per impedire che ci passino le auto se sono dirette altrove. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico legato al traffico, facilitare la circolazione dei residenti e dei commercianti e offrire strade più accoglienti.

Questa novità, inizialmente prevista per il 2022, è in linea con le politiche favore della ciclabilità portate avanti dalla sindaca socialista Anne Hidalgo fin dal suo primo mandato. L’area interessata dalla zona a traffico limitato sarà quella dei primi quattro arrondissement di Parigi e parti del V, VI e VII arrondissement, tra Boulevard Saint-Germain e la Senna. La zona sarà delimitata a ovest da Place de la Concorde, a nord dai Grands Boulevards, a est da Place de la Bastille e dal Boulevard Saint Germain a sud. Con questa trasformazione si mira a ridurre il volume e la velocità dei veicoli a motore presenti nell’area per facilitare e rendere sicuri gli spostamenti a piedi e in bicicletta, nonché facilitare la circolazione dei residenti locali, dei commercianti e dei servizi pubblici.

Dopo il blocco del traffico potranno circolare ancora Taxi e Vtc – vetture di trasporto con conducente, così come gli autobus e le vetture munite di tessere di inclusione mobilità (permesso disabili) o tessera europea per il parcheggio. L’accesso con le auto resterà consentito anche ai residenti, a chi deve fare delle consegne o andare in negozi, al museo o al cinema. Sarà invece vietato il traffico dovuto al semplice transito, al momento rappresentato principalmente da parigini e parigine che attraversano il centro per andare altrove, ad esempio per passare dal XIV al XVIII arrondissement. Secondo il comune queste persone hanno molte alternative all’uso dell’auto: da un calcolo, infatti, risulta che solo il 30 per cento di chi passa per l’area interessata abbia assolutamente bisogno della macchina per completare il proprio viaggio, mentre per il restante 70 per cento è «soprattutto una comodità».

di Pierluigi Lantieri