Più scherma e meno schermi


Più tempo in pedana, meno attaccamento al computer. Maggiore attenzione alla pratica sportiva, minori distrazioni con tablet e smartphone. Sono gli obiettivi del progetto presentato a Napoli per promuovere una scherma globale, che faccia allenare e combattere insieme persone con e senza disabilità, mettendole ad armi pari in pedana e dotandole di una sede in cui praticare in maniera inclusiva.

Il progetto è ideato dal Club Schermistico Partenopeo, diretto da Lorena De Felicis con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli, presieduta da Rossella Paliotto. Progetto pioneristico e innovativo a Napoli e nel Centro-Sud Italia, della durata di 18 mesi.
Due le fasi del rivoluzionario progetto: la realizzazione di una sede stabile e permanente, dove tali attività possano essere promosse in maniera totalmente inclusiva e una competizione integrata tra atleti normodotati, in carrozzina, e non vedenti, l’ambizioso punto di arrivo, «che speriamo già di mostrare ai Campionati Italiani Assoluti di giugno al PalaVesuvio, quando consegneremo il secondo Trofeo Martuscelli», auspica fiducioso Cuomo (foto di Antonella Panella).
Nello specifico, quando l’atleta normodotato incontrerà quello non vedente, dovrà indossare una benda, mentre dovrà sedersi, quando gareggerà contro un rivale in carrozzina. Si adegua, inoltre, l’offerta tecnico-sportiva, per consentire una notevole partecipazione.