Povera Patria


pover999Secondo gli ultimi dati Eurostat, in Italia l’8,2% della popolazione fatica a permettersi un pasto a base di carne, non può riscaldare adeguatamente la propria casa o deve rinunciare all’acquisto di beni durevoli. Sette milioni soffrono di gravi privazione materiali, dato inferiore solo alla Grecia.

 

In Italia sono quasi sette milioni le persone che soffrono di gravi privazioni materiali: un numero inferiore, a livello europeo, solo rispetto ai Paesi dell’est e alla Grecia. In Europa, la popolazione che vive in questa condizione rappresenta l’8,2% di quella totale (in tutto 41 milioni di europei).
Sono questi gli ultimi dati Eurostat, che prendono in esame le persone che oggi non possono riscaldare le proprie case, faticano a permettersi un pranzo a base di carne o devono rinunciare all’acquisto di beni durevoli come un’automobile o una lavatrice. La percentuale rimane elevata, nonostante si registri un miglioramento rispetto al 2014, quando coloro che erano sottoposti a gravi privazioni materiali rappresentavano il 9% della popolazione. Il calo continua ormai da diversi anni dopo il picco raggiunto nel 2012: in quell’anno le persone che dovevano rinunciare a una serie di beni considerati utili o indispensabili per condurre uno stile di vita adeguato erano il 9,9% della popolazione, cioè quasi un cittadino europeo su dieci. Altri Paesi europei vivono una situazione molto peggiore di quella italiana: in Bulgaria la percentuale sale al 34,2% dei cittadini, in Romania al 24,6%, in Grecia al 22,2%, in Ungheria al 19,4% e in Lettonia il 16,4%. Rispetto a stati come la Francia (4,5%), la Germania (5%) e il Regno Unito (6,1%) , però, gli italiani sono il fanalino di coda. In Spagna il problema della privazione materiale riguarda il 6,2% degli abitanti.