Qatar 2022 e diritti umani: le divise “di denuncia” dello sponsor tecnico della nazionale danese


Colori di protesta

Due maglie monocromatiche dal colore inequivocabile: rosso e nero. Lo sponsor tecnico della nazionale di calcio danese lancia divise “di denuncia” per prendere posizione sul fronte del rispetto dei diritti umani in Qatar in vista dei Mondiali di calcio. “Non vogliamo essere visibili durante un torneo che è costato la vita a migliaia di persone”, affermano.

Si potrebbe pensare anche a un’operazione con finalità non del tutto disinteressate da parte dell’azienda, ma le dichiarazioni sono nette: “Non vogliamo essere visibili durante un torneo che è costato la vita a migliaia di persone. Sosteniamo la nazionale danese fino in fondo, ma questo – evidenzia sui social lo sponsor tecnico – non significa sostenere il Qatar come nazione ospitante. Crediamo che lo sport debba unire le persone. E quando non lo fa, vogliamo dirlo”.

Altrettanto ferma la risposta dell’organizzazione del Mondiale, al via il 20 novembre: “Contestiamo l’affermazione fatta dallo sponsor tecnico sul fatto che questo torneo sia costato la vita a migliaia di persone – la replica del Comitato Supremo del Qatar per la delivery e la legacy -. Inoltre rigettiamo la banalizzazione del nostro sincero impegno a proteggere la salute e la sicurezza di 30mila lavoratori che hanno costruito gli stadi del Mondiale e contribuito ad altri progetti legati al torneo”.