Quarto tempo speciale


Giocatori e genitori della storica associazione Rugby Milano hanno dato vita a una serie di iniziative di solidarietà: dalla spesa a domicilio per le persone anziane al sostegno psicologico on line per le famiglie. Inoltre, è stato attivato un servizio di formazione sportiva per tenersi allenati anche durante il lockdown e ora stanno organizzando un campus estivo gratuito.

Altruismo, impegno, gioco di squadra, determinazione, coraggio: sono alcuni dei valori del rugby. E non potevano mancare anche in questo periodo, segnato dal Covid-19. Così volontari, giocatori e genitori della storica associazione sportiva Rugby Milano (è nata nel 1945), hanno dato vita a Quarto tempo, laboratorio di idee per rispondere ai bisogni generati dall’emergenza sanitaria. Ne sono nate diverse iniziative di solidarietà. Quaranta giocatori seniores, in collaborazione con Arci, la Protezione Civile e Comune, hanno portato la spesa o i pasti pronti a domicilio alle persone anziane o in quarantena. Inoltre, è stata attivata Rubgy Milano Webb, servizio di formazione sportiva per tenersi allenati anche durante il lockdown utilizzando Google ClassRoom. E sempre on line è stato avviato CerchiOvale, sportello per le famiglie con gruppi di confronto con specialisti in psicoterapia “per discutere nodi o dubbi legati alla vita in quarantena con i figli e le reazioni emotive di ognuno”.

Con la Fase 2 Rugby Milano, che conta circa 400 giocatori e 700 tesserati, sta organizzando “Aperto per ferie”: campus estivo gratuito per luglio e agosto che potrà ospitare fino a 100 bambini, bambine e ragazzi per settimana. “Noi tutti arriveremo all’estate avendo affrontato (e affrontando) prove molto dure, preoccupazioni per il futuro, difficoltà pratiche e morali – spiega Sergio Carnovali, presidente del club-. Rugby Milano avverte il dovere di porsi come un sostegno, come un servizio utile. Se non sarà ancora possibile giocare a rugby in modo tradizionale vogliamo usarne i valori. Con il sostegno, il prendersi cura, la resilienza, il coraggio, il rispetto del sé e degli altri, trasformeremo il ‘distanziamento sociale’ in una opportunità educativa, nel rispetto delle regole sulla salute”.

Il campus è dedicato a bambini e bambine del minirugby dai 6 ai 12 anni.
Il team di lavoro sarà composto dallo staff di Rugby Milano e professionisti volontari di diversi settori. Gli adolescenti, i ragazzi delle Giovanili di Rugby Milano, saranno coinvolti come tutor: preparati al ruolo con un percorso di formazione, aiuteranno gli educatori con i più piccoli, sviluppando consapevolezza di quanto possano essere utili alla loro comunità, proprio come avviene in una partita di rugby.

“I ragazzi si cimenteranno in diversi sport, praticati senza contatto, e abbiamo previsto laboratori e percorsi didattici. Faranno anche un giornalino -racconta Matteo Vischioni, uno dei coordinatori di Quarto tempo-. È da un mese che lavoriamo all’organizzazione del campus, perché è necessario prevedere tutte le procedure per garantire la sicurezza sanitaria e allo stesso tempo permettere ai ragazzi di vivere una bella esperienza. Abbiamo così messo a punto un format che rispetta in pieno le linee guida dell’ultimo dcpm”.

Un format di campus che Rugby Milano mette a disposizione di associazioni, oratori o enti che vogliano organizzarne di analoghi. “Ci è sembrato importate mettere a disposizione di chi sia interessato il nostro progetto visto che è replicabile”, sottolinea Matteo Vischioni. Il campus di Rugby Milano si terrà all’Idroscalo, dove l’associazione ha la sede e il campo di allenamento. Sarà gratuito grazie anche al contributo di Banco BPM, Edison e di altri sponsor che si stanno unendo all’iniziativa.