RugbyAmo


A Jesi, in provincia di Ancona, un progetto per includere ragazzi con disabilità e sostenere le loro famiglie. Cinque i giovani che da qualche settimana hanno iniziato a fare attività al campo, prendendo confidenza col pallone e integrandosi con gli altri. I partecipanti sono seguiti da tecnici ed educatori professionali, in un contesto che li vede protagonisti del gioco insieme a tutti gli altri.

Fondazione Enrico Mattei, Rugby Jesi ’70 e Cooss Marche unite in collaborazione per “RugbyAmo”, nel segno dell’inclusione e del «sorriso negli occhi di famiglie che possono finalmente scoprire che i loro non sono ragazzi di cristallo». Così Aroldo Curzi Mattei, presidente della Fondazione Mattei, nel presentare il progetto. Da qualche settimana un drappello di ragazzi con disabilità assistiti da Cooss Marche ha infatti avuto la possibilità di cominciare a fare attività e avvicinarsi al gioco del rugby presso l’impianto, e seguiti dai tecnici, della società jesina presieduta da Luca Faccenda. «Un – spiega il responsabile sviluppo club del Rugby Jesi ‘70 Francesco Possedoni – nato attraverso la figura di Mariano Fagioli, nostro allenatore e, per professione, educatore presso Cooss Marche.

Lo spunto ci ha portato a creare l’opportunità, per questi ragazzi, di frequentare la nostra struttura e accostarsi ad uno sport come il rugby, inclusivo per definizione, con i suoi valori e il suo spirito volto alcoinvolgimento di tutti, senza eccezione. Fondazione Mattei ha subito e sostenuto il progetto, con il proposito di avvicinare mano a mano ulteriori soggetti. Sono cinque al momento i partecipanti, tutti maggiorenni. L’obiettivo, a partire da questa sperimentazione, è di incrementare il novero dei partecipanti. Fino ad arrivare a inserirsi anche nel circuito dei tornei dedicati a questo tipo di iniziative». «I ragazzi qui al campo hanno iniziato a fare attività di psico motricità, prendere confidenza con il pallone, conoscere una realtà per loro nuova, integrarsi con tutti gli altri- illustra Fagioli– un inserimento che vivono con grande entusiasmo».