“Doping dei materiali”: scoppia il caso scioline al fluoro in Coppa del Mondo di sci


Neve pericolosa

Scoppia il caso scioline al fluoro in Coppa del Mondo: a Soelden la norvegese Ragnhild Mowinckel è stata squalificata per l’utilizzo di questa sostanza. Le scioline con una base di sostanze Pfas che rappresentano anche un rischio per la salute e per l’ambiente.


Le scioline con una base di sostanze Pfas fanno volare gli sci, ed è questo il motivo per cui molti le usano, anche non professionisti, ma rappresentano anche un rischio per la salute e per l’ambiente, tanto che la Fis (La Federazione Internazionale di Sci e Snowboard) le ha messe al bando fin dall’inizio della stagione.

Per alcuni una decisione tardiva, ma la federazione, dopo vari avvertimenti di stop, per vietare veramente i prodotti fluorati utilizzati per la preparazione degli sci ha dovuto attendere i risultati dei test condotti proprio dalla Fis a Falun e Tallin. Test effettuati con l’aiuto della Brucker, azienda di strumenti scientifici, e dell’Ibu, l’International Biathlon Union.

Il caso in passato fu sollevato dal giornale francese Equipe che denunciava il rischio dell’impiego di scioline con sostanze perfluoroalchiliche, o Pfas, nello sci nordico. Il vantaggio di queste scioline, ricavate dalla sintesi di sostanze chimiche, è la maggior capacità di scorrere che danno allo sci grazie alla forte resistenza e idrorepellenza. Sostanze usate nell’industria e per impermeabilizzare i tessuti, ma anche per le pentole antiaderenti.

Altro vantaggio è l’applicazione: si possono stendere sulle solette utilizzando un ferro da stiro particolare. Ma è proprio qui il primo problema, infatti il riscaldamento di queste sostanze le rende più volatili con il rischio che vengano assorbite dall’uomo. E proprio l’Equipe portò a sostegno della sua indagine i casi di preparatori del fondo che avevano già accusato gravi conseguenze fisiche.

Studi hanno dimostrato la pericolosità per l’organismo umano e animale di queste scioline. Un preparatore di sci di fondo, che utilizza queste sostanze, rischia disfunzioni del sistema immunitario e tumori. Inoltre per i più giovani crescono i rischi per lo sviluppo cognitivo e neuro comportamentale, per non parlare di disturbi endocrini.

La Fis inoltre, e non per ultimo, ha voluto il divieto delle scioline al fluoro perché ormai si può parlare di “doping dei materiali”, che potrebbe favorire i team più forti e attrezzati.

Photo by Fede Roveda